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Le riprese del film sono state effettuate nell’estate 2005 in alcuni degli scenari più suggestivi delle Dolomiti, dall’ altipiano di Fanes tra Val Badia
e Ampezzo alla valle di S.Nicolò in Val di Fassa al lago di Braies.
Oltre ai promotori di questo progetto culturale nella realizzazione del film ci si è potuti avvalere della collaborazione volontaria di circa un centinaio di persone -tra attori principali, comparse, collaboratori,
delle valli Badia, Gardena e Fassa, che nel film comunicano usando il rispettivo idioma ladino di valle in modo da offrire un incontro corale delle varietà linguistiche di questa antichissima lingua alpina neolatina, nata dal contatto tra reti e romani.
Una peculiarità del film riguarda infatti i diversi idiomi ladini parlati, che evidenziano nella maggior parte dei casi una corrispondenza tra la varietà di ladino parlata dai personaggi nella realtà e quella che corrisponde al loro luogo di provenienza originale nella leggenda: il re di Fanes parla mareo (ladino di Marebbe), la regina di Fanes e Dolasila badiot (ladino dell’Alta Badia), Ey de Net , il Principe dei Cajutés e i capi delle popolazioni confinanti coi Fanes fascian (ladino della Val di Fassa), Spina de Mul e la Tsicuta gherdëina (ladino della Val Gardena).
Il sostegno finanziario al film è stato fornito dall’Assessorato alle Minoranze della Regione Trentino-Alto Adige, dalla RAI Ladina, dalla RAI Sender Bozen di Bolzano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.